Classe “A” e risparmio energetico invernale
Dal punto di vista del risparmio energetico invernale, tanto un edificio in legno quanto uno in muratura può essere molto efficiente o poco, a seconda di come viene progettato e costruito. Al mondo esistono edifici in classe A, i più efficienti in termini di risparmio energetico invernale, sia in tradizionale che in legno. Il livello di prestazione dell’edificio non dipende certo dal materiale utilizzato per realizzare la struttura portante; la conducibilità termica del legno lamellare e dei blocchi in Poroton hanno valori molto simili. Sarà in ogni caso necessario ricorrere a materiali isolanti, ottimi serramenti, impianti efficienti e a soluzioni costruttive tali da eliminare i ponti termici come ad esempio il sistema a “cappotto” realizzato con pannelli di polistirene, lana di roccia o fibra di legno.
Detto questo, viene scontato porsi la seguente domanda: per quale motivo le aziende associano in modo sistematico la classe A alle case in legno?
Per legge la classe energetica viene determinata a costruzione ultimata poiché deve tenere conto dei seguenti aspetti:
• caratteristiche geometriche;
• materiali effettivamente impiegati;
• contesto climatico;
• esposizione solare;
• impianti installati.
Avendo il progetto architettonico ed il capitolato descrittivo e conoscendo il sito di realizzazione è possibile valutare la classe energetica. Diverso è invece impostare una strategia commerciale senza aver definito tutti gli aspetti precedentemente elencati. Lo standard attuale è la classe B che, per i parametri impostati dalla Regione Lombardia, risulta raggiungibile a prezzi di mercato anche in contesti con scarsa esposizione solare e rappresenta un buon livello di risparmio energetico invernale; in caso di esposizione solare non ottimale, per garantire la classe A è necessario ricorrere a costose scelte impiantistiche.
Alla luce di quanto detto sopra, bisogna porre particolare attenzione alle aziende che operano in diverse Regioni. Infatti, lo stesso immobile può risultare in classe C in Lombardia e classe A in Toscana per il clima e soprattutto per la differente procedura di calcolo adottata.